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Münster
Palazzo di Giustizia - Justizpalast

Palazzo di Giustizia - Justizpalast

  • Italien, 2019
  • 84′
  • Drama
  • OT: Palazzo Di Giustizia
  • Regie: Chiara Bellosi
  • Mit: Bianca Leonardi, Sarah Short, Daphne Scoccia, Nicola Rignanese, Giovanni Anzaldo, Andrea Lattanzi
Chiara Bellosis auf der diesjährigen Berlinale uraufgeführter Debutfilm eröffnet ungewöhnliche Perspektiven auf Justizbetrieb und Gerechtigkeit [ital.OmU]

Die alltägliche Justiz in einem großen italienischen Gericht. Im Herzen des Gebäudes eine Gerichtsverhandlung. Vor der geschlossenen Saaltür warten zwei Mädchen: Luce, noch klein, verspielt und eigensinnig. Domenica, fast erwachsen, unsicher und abweisend. Während ihre Väter sich drinnen in einem komplizierten Prozess um Mord oder Totschlag gegenüberstehen, wissen die Töchter draußen nicht, was tun. Nebenschauplätze wie Flure, Treppenhäuser und Pfützen im Hof werden zu Orten mit Möglichkeiten. Anwälte und Justizbeamte, Handwerker und Besucher kommen und gehen. Ein verirrter Spatz sorgt für Aufregung. Eine Vielzahl von Geschichten entfaltet sich.
Ganz auf diesen einen Ort konzentriert, rückt die Regisseurin vermeintliche Randfiguren ins Zentrum, eröffnet ungewöhnliche Perspektiven auf Justizbetrieb und Gerechtigkeit. Chiara Bellosis Debutfilm, auf der diesjährigen Berlinale uraufgeführt, ist eine spannende neue Stimme im italienischen Kino.
Interno del tribunale di una grande città italiana. In Corte d'Assise, sezione penale, è in corso un'udienza. Il caso è quello di un benzinaio che ha ucciso uno dei suoi due rapinatori. L'altro rapinatore assiste da dietro le sbarre, mentre la sua compagna Angelina segue i procedimenti. Fuori, nel corridoio del tribunale, restano in attesa due minorenni: Domenica, la figlia dell'imputato per omicidio, e Luce, la figlia del condannato per rapina. Intorno a loro il via vai del personale, degli avvocati e di chi è coinvolto in altri processi. E un giovane operaio chiamato a riparare un termosifone guasto.

Inizialmente pensavo a un documentario, ispirandomi, per esempio, al cinema di Frederick Wiseman, e preparando il film, ho frequentato per settimane il tribunale di Milano, la mia città. Dall’idea del documentario è poi venuto sviluppandosi il film com’è ora, intrecciando intorno al luogo, il tribunale, una storia. Per scriverla, è iniziato un lungo periodo di osservazione. Andavo al tribunale e guardavo e prendevo appunti. Il tribunale di Milano è enorme e passavo le giornate tra corridoi, aule, cortili, il bar, etc. Finché un giorno c’era una bambina che con la madre, giovanissima, ingannava il tempo, aspettando. Quella bambina è diventata l’ispirazione per il film. Seguendola, osservandola, è nato Palazzo di Giustizia.
Chiara Bellosi

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